Dalla Presidenza Nazionale:
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La paura scatenata dall’ignoranza è un sentimento potente.
Negli scorsi mesi il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha deciso di mettere al bando dai nidi e dalle scuole dell’infanzia della sua città 49 libri di favole illustrate per bambini, perché ispirati alla fantomatica teoria gender.
Questa vicenda diventa paradigmatica e tiene insieme, in maniera esemplare, alcuni temi fondamentali: la censura, l’educazione e il sistema pedagogico, la libertà di espressione.Ma la vicenda diventa se vogliamo un piccolo tassello che si va ad inserire in un quadro più complesso che vede espandersi il movimento in difesa della famiglia tradizionale, le manifestazioni di piazza e i seminari organizzati dai vari Le Manif pour Tous e Sentinelle In piedi, i percorsi nelle scuole sulla parità di genere promossi dai nostri comitati che vengono osteggiati, le paure di tanti comitati di genitori che vengono alimentate dallo spauracchio della teoria gender.
La teoria Gender è diventata in questi ultimi mesi una grottesca catena di Sant’Antonio, impastata di banalità e di procurati allarmi a tratti comici ma non per questo meno pericolosi.
Sullo sfondo si muovono il Family Day, il ddl Cirinnà, il tema dell’omogenitorialità, temi che dividono e determinano confronti aspri nel momento in cui per la prima volta il paese si accinge a colmare l’enorme vuoto normativo sul tema dei diritti civili.
In un momento in cui si alimenta un clima da caccia alle streghe basato sulla disinformazione e sulla paura, crediamo che possa essere compito dell’Arci, che ha sempre fatto delle battaglie civili la sua bandiera, esporsi per denunciare un atto di censura arbitraria e irragionevole, un clima da Inquisizione e un grande passo indietro sul tema della laicità, un arretramento per un sistema scolastico che dovrebbe educare all’uguaglianza, al rispetto delle diversità, al contrasto all’omofobia, alla parità di genere.
QUANDO E COME?
Vi invitiamo a costruire iniziative diffuse sul territorio il 13 dicembre.
L’obiettivo è di raggiungere almeno 49 Circoli e Case del Popolo (per quanti sono i libri censurati).
I circoli potranno organizzare letture corali delle favole, tese a denunciare l’arretratezza di chi pone dei libri all’Indice, ma anche a rappresentare il fare insieme, lo stare insieme per comprendere, per incontrare, per accogliere la diversità.
Una lettura corale che vuole aprire un dibattito sulla cultura e la libertà di espressione.
Un momento di denuncia, di festa e di ironia, di corretta informazione, di formazione e di sensibilizzazione.
Tutte le iniziative che comitati e circoli vorranno realizzare saranno pubblicizzate e valorizzate nazionalmente.
I circoli potranno attivare sul territorio le collaborazioni e sinergie possibili e mettere a disposizione dell’iniziativa il bagaglio di competenze, relazioni, attività per arricchire il programma dell’iniziativa.
Momenti di musica, teatro, cinema, occasioni di approfondimenti e di dibattito, animazioni per bambini e tutto ciò che la nostra vivacità riuscirà a produrre.
La cornice comune sarà lo slogan e la grafica su cui stiamo lavorando.
I comitati e i circoli che decideranno di partecipare dovranno comunicare le loro iniziative a Alessandra Vacca vacca@arci.it.
Una pagina del sito Arci sarà dedicata all’iniziativa e conterrà:
1. una mappa dell’Italia con le iniziative segnate da bandierine: si potrà entrare nella notizia relativa alla bandierina cliccandoci sopra trovando i dettagli
2. l’elenco dei 49 libri messi all’indice
3. i file grafici che produrremo
Chiediamo a ogni comitato e circolo di mandarci una foto della loro iniziativa per poter dare diffusione sui social.
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