Cos'è l' Arci
Siamo una grande associazione popolare: cinquemila circoli, più di un milione di soci. Donne e uomini che hanno liberamente scelto di impegnarsi per promuovere emancipazione attraverso l’autorganizzazione e la partecipazione.
Siamo eredi di un’antica tradizione mutualistica e di una lunga storia associativa, quella dei movimenti popolari che hanno contribuito a costruire e consolidare la democrazia italiana fondata sulla Costituzione.
Crediamo nella libertà e nella dignità di ogni essere umano, nell’uguaglianza dei diritti e nella giustizia sociale, nel rispetto delle differenze, nei diritti della Terra, nella convivenza e nell’uguaglianza fra i popoli.
Crediamo nel valore della conoscenza e delle culture, nella libertà di pensiero e di espressione.
Crediamo in una società nonviolenta, accogliente e solidale, laica e pluralista, capace di realizzare convivenza e coesione sociale.
Crediamo che sia possibile assicurare a tutti e tutte benessere, distribuire in modo equo le risorse, vincolare l’economia al rispetto dei beni comuni, dell’ambiente, dei diritti sociali e del lavoro.
I nostri circoli operano per l’animazione sociale e culturale delle comunità locali, immersi nei mutamenti che le attraversano; sono un laboratorio di idee e di pratiche per il cambiamento.
Promuovono ricreazione e cultura, buona socialità, qualità delle relazioni umane e degli stili di vita, cultura e pratica dei diritti, responsabilità e cittadinanza attiva.
Facciamo associazionismo per promuovere e favorire l’azione collettiva dei cittadini nell’interesse generale.
Operiamo per promuovere il diritto al libero associazionismo, il volontariato, lo sviluppo del terzo settore e dell’economia civile, la sussidiarietà e la piena realizzazione della democrazia partecipativa.
Abbiamo fiducia nelle persone, nella loro capacità di contribuire a un futuro migliore, dove non ci sia più spazio per l’ingiustizia di cui oggi è pieno il mondo.
Decalogo delle buone pratiche
1. Il buon associazionismo promuove i diritti e la dignità delle persone, favorisce l’emancipazione e il benessere degli individui attraverso l’esperienza collettiva, curala qualità delle relazioni umane.
Siamo una grande associazione popolare: cinquemila circoli, più di un milione di soci. Donne e uomini che hanno liberamente scelto di impegnarsi per promuovere emancipazione attraverso l’autorganizzazione e la partecipazione.
Siamo eredi di un’antica tradizione mutualistica e di una lunga storia associativa, quella dei movimenti popolari che hanno contribuito a costruire e consolidare la democrazia italiana fondata sulla Costituzione.
Crediamo nella libertà e nella dignità di ogni essere umano, nell’uguaglianza dei diritti e nella giustizia sociale, nel rispetto delle differenze, nei diritti della Terra, nella convivenza e nell’uguaglianza fra i popoli.
Crediamo nel valore della conoscenza e delle culture, nella libertà di pensiero e di espressione.
Crediamo in una società nonviolenta, accogliente e solidale, laica e pluralista, capace di realizzare convivenza e coesione sociale.
Crediamo che sia possibile assicurare a tutti e tutte benessere, distribuire in modo equo le risorse, vincolare l’economia al rispetto dei beni comuni, dell’ambiente, dei diritti sociali e del lavoro.
I nostri circoli operano per l’animazione sociale e culturale delle comunità locali, immersi nei mutamenti che le attraversano; sono un laboratorio di idee e di pratiche per il cambiamento.
Promuovono ricreazione e cultura, buona socialità, qualità delle relazioni umane e degli stili di vita, cultura e pratica dei diritti, responsabilità e cittadinanza attiva.
Facciamo associazionismo per promuovere e favorire l’azione collettiva dei cittadini nell’interesse generale.
Operiamo per promuovere il diritto al libero associazionismo, il volontariato, lo sviluppo del terzo settore e dell’economia civile, la sussidiarietà e la piena realizzazione della democrazia partecipativa.
Abbiamo fiducia nelle persone, nella loro capacità di contribuire a un futuro migliore, dove non ci sia più spazio per l’ingiustizia di cui oggi è pieno il mondo.
Decalogo delle buone pratiche
1. Il buon associazionismo promuove i diritti e la dignità delle persone, favorisce l’emancipazione e il benessere degli individui attraverso l’esperienza collettiva, curala qualità delle relazioni umane.
Per questo i circoli Arci:
- accolgono uomini e donne di ogni età e condizione sociale senza alcuna preclusione o discriminazione
- garantiscono l’uguaglianza dei diritti e delle opportunità di tutti gli associati e le associate
- praticano il pieno rispetto delle differenze, anche nell’uso dei simboli e delle parole
- non ammettono linguaggi o comportamenti maschilisti, omofobi, razzisti, o che comunque offendano la dignità degli esseri umani
- non ammettono al proprio interno alcuna forma di violenza fisica o verbale
- favoriscono lo spirito cooperativo e non competitivo fra gli associati e le associate
2. L’esercizio della responsabilità collettiva e la piena realizzazione della democrazia partecipativa sono valori irrinunciabili, il primo requisito di una buona associazione.
Per questo i circoli Arci:
- pongono l’attività volontaria e la reciproca disponibilità di soci e dirigenti a base del patto associativo
- promuovono la capacità di autorganizzazione, la partecipazione attiva e il protagonismo di ciascuno e di ciascuna nelle attività sociali
- favoriscono il diritto degli associati e delle associate a concorrere alla programmazione delle attività, alle scelte organizzative ed economiche dell’associazione
- praticano l’esercizio della democrazia diretta nell’elezione degli organismi dirigenti, nell’individuazione degli incarichi sociali, nell’approvazione del rendiconto economico
- garantiscono a tutti gli associati e le associate informazioni costanti e trasparenti sulle attività e sulle decisioni dei gruppi dirigenti
- curano l’autofinanziamento delle attività sociali come condizione della propria autonomia
- costituiscono e animano la rete Arci nel territorio
3. Il buon associazionismo rimuove ogni ostacolo che possa frenare la partecipazione alla vita associativa, con iniziative tese a superare le barriere fisiche, culturali e linguistiche.
Per questo i circoli Arci:
- garantiscono alle persone con disabilità l’accesso e la fruizione delle attività sociali, anche impegnandosi per l’abbattimento delle barriere architettoniche
- predispongono nei propri locali spazi “a misura di bambino e di bambina” per offrire anche ai più piccoli la possibilità di trovarsi a proprio agio
- favoriscono l’inclusione e il coinvolgimento delle persone di origine straniera traducendo le comunicazioni interne nelle loro lingue d’origine
- promuovono l’accesso alle nuove tecnologie della comunicazione
- offrono a tutti e tutte la possibilità di essere protagonisti valorizzando le attitudini e le capacità di ciascuno
4. Obbiettivo dell’Arci è promuovere il diritto alla cultura, favorire l’accesso ai saperi e agli strumenti della conoscenza, la capacità di coltivare la memoria, esprimere la propria creatività, partecipare alla vita culturale.
Per questo i circoli Arci:
- si impegnano per affermare il diritto di tutti all’istruzione e all’informazione, per favorire la libertà di pensiero e di espressione
- organizzano attività educative e formative
- promuovono le attività culturali, la conoscenza e la pratica dei linguaggi espressivi
- favoriscono l’attitudine creativa di ciascuno e la sperimentazione di nuovi linguaggi
- operano per favorire l’accesso all’offerta culturale, promuovono le produzioni culturali emergenti e indipendenti
- operano per tutelare le diversità culturali e favorire il dialogo interculturale
5. Grazie al suo radicamento nei territori l’associazionismo è presidio dell’interesse generale della comunità e favorisce la coesione sociale e la mediazione dei conflitti.
Per questo i circoli Arci:
- sono luoghi di incontro, conoscenza e dialogo fra le persone, spazi di prossimità e di buona socialità
- offrono un’alternativa alla solitudine delle persone anziane
- sono aperti e accoglienti nei confronti dei soggetti più deboli o svantaggiati
- operano per prevenire i fenomeni di marginalità sociale
- praticano azioni concrete di solidarietà e mutualismo fra i cittadini
- operano per favorire il protagonismo dei giovani praticando lo scambio di saperi e competenze fra le generazioni
6. Obbiettivo del movimento associativo Arci è difendere e promuovere il diritto di ciascuno alla ricreazione e al godimento del proprio tempo libero.
Per questo i circoli Arci:
- organizzano occasioni di festa, convivialità e divertimento responsabile e consapevole
- prestano cura alla dimensione ludica praticando il gioco, anche tra adulti, come fattore di ricreazione e buona socialità
- nella pratica del gioco evitano comportamenti che possano esasperare la competizione
- operano per prevenire ogni pratica del gioco che induca solitudine o dipendenza
- operano per prevenire l’abuso di alcool
7. Obbiettivo dell’Arci è promuovere consapevolezza delle problematiche ambientalicon attività di informazione, sensibilizzazione e sperimentazione di azioni concrete.
Per questo i circoli Arci:
- si battono per la difesa dei beni comuni e la loro accessibilità per tutti e tutte
- promuovono il consumo responsabile e la sostenibilità degli stili di vita
- difendono il diritto all’acqua ed il suo uso responsabile
- organizzano le proprie attività ispirandosi all’obbiettivo del risparmio energetico e promuovendo l’uso di energia proveniente da fonti rinnovabili e non inquinanti
- operano per favorire la riduzione dei rifiuti e ne praticano la raccolta differenziata
- organizzano e ospitano gruppi di acquisto solidale e incentivano l’utilizzo di prodotti di filiera corta
- intraprendono iniziative e azioni concrete per la tutela del paesaggio e la cura del territorio nel rispetto di tutti gli esseri viventi
8. L’associazionismo è lo strumento con cui ciascuno può essere protagonista dell’affermazione dei propri diritti insieme agli altri. La promozione dei diritti socialie la costruzione di una società più giusta è un nostro obbiettivo.
Per questo i circoli Arci:
- collaborano con le istituzioni del territorio e con le altre realtà dell’associazionismo per il rafforzamento delle politiche pubbliche di protezione e promozione sociale
- progettano e gestiscono servizi rivolti ai soci e alla comunità locale, utili a prevenire il disagio e promuovere qualità della vita e benessere sociale
- operano per combattere il razzismo, per l’accoglienza e l’inclusione dei migranti e si impegnano a tutelarne i diritti
- si battono contro l’ingiustizia e lo sfruttamento, per la difesa dei diritti e della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori e garantiscono al proprio interno condizioni di lavoro eque e giuste
9. Il buon associazionismo contribuisce al rafforzamento della democrazia perché alimenta fra i cittadini una più alta cultura delle responsabilità pubbliche e della legalità democratica
Per questo i circoli Arci:
- promuovono la cittadinanza attiva e coltivano la cultura della responsabilità civica
- partecipano attivamente alla vita della propria comunità locale, promuovono iniziative di interesse pubblico e occasioni di dibattito politico culturale
- sostengono progetti e iniziative concrete di contrasto alle mafie, alla criminalità organizzata, all’illegalità diffusa
10. L’associazionismo è anche un’opportunità per alzare lo sguardo sul pianeta e contribuire alla costruzione di un diverso mondo possibile, fondato sulla giustizia sociale e ambientale, sulla pace e la cooperazione fra i popoli.
Per questo i circoli Arci:
- promuovono i valori della pace e della nonviolenza
- sostengono i popoli in lotta per la democrazia e i diritti umani e sociali
- costruiscono relazioni e scambi, collaborano con esperienze di società civile in altri paesi
- promuovono la partecipazione a campi di lavoro e conoscenza
- realizzano attività di cooperazione e solidarietà internazionale anche in collaborazione con le istituzioni locali