lunedì 28 ottobre 2019

"Il Fascismo eterno"


Condividiamo un articolo uscito sugli on-line locali redatto dal nostro ufficio stampa. 


“Il Fascismo eterno” è uno scritto di Umberto Eco – scrive l’Arci – pubblicato nella seconda metà degli anni 90, in cui l’autore stilava in maniera chiara una serie di punti che contraddistinguono il fascismo, anche quello moderno, il “neo-fascismo”.


La recente vicenda dell’esposizione dell’immagine di Mussolini sul parabrezza di un camion al servizio di un’ impresa che sta effettuando lavori a Imperia, va ben al di là del caso in sé.


Il fatto certamente ad alcuni, avrà fatto anche sorridere. Molti si saranno sentiti in dovere di minimizzare. Per quanto ci riguarda da minimizzare non c’è nulla. 

Nello specifico abbiamo ritenuto opportuni e doverosi gli interventi delle varie forze politiche e della società civile che hanno stigmatizzato l’accaduto. 

Il fatto in sè è però uno spunto di analisi che travalica la vicenda stessa e coinvolge tutta una città, una provincia, una regione, fino a comprendere l’Italia intera. Quello che stiamo vivendo è il racconto, la descrizione di un fascismo che non muore perché eterno, di un fascismo che, appena le condizioni lo permettono, si insinua nella mente delle persone, nei loro pensieri. Subdolo e strisciante fino a ieri, oggi sta nuovamente tornando alla luce del sole e ci sono tutte le condizioni perché accada. Ci sono le condizioni politiche nazionali, con partiti nuovi e vecchi incapaci di affrontare le sfide del presente e altri, attenzione, che sfruttano tale incapacità banalizzando le questioni, parlando per slogan alla pancia della gente. Lo abbiamo visto di recente: stigmatizzazione dell’altro, incitazione all’uso della violenza, machismo, individuazione di un nemico da combattere. 

Ci sono le condizioni economiche e sociali: mancanza di lavoro, povertà diffusa, assottigliamento della classe media, smantellamento sistematico dello stato sociale. 

Ci sono le condizioni culturali: sistematico processo di abbattimento della scuola pubblica, cancellazione e decostruzione della storia, dei valori fondanti della democrazia. 

E’ il momento di prenderne atto. Come sempre, capire che si ha un problema è il primo passo per risolverlo. E’ compito della parte sana della politica a tutti i livelli, dal livello nazionale fino a quello comunale, mettere un argine a questa deriva, non banalizzando ma evidenziando gli atteggiamenti antidemocratici. E’ compito della società civile che si richiama a valori antifascisti trovare nuova forza e nuova coesione cercando nuove parole raccontando vecchie ma anche nuove storie. 

Oggi il fascismo o il neo fascismo, come lo vogliamo chiamare, è vivo e forte nella nostra società. E’ forte a Imperia come lo è altrove. Basta una scintilla affinché si compia definitivamente. Certamente c’è chi è pronto a cavalcare quest’onda e c’è chi aspetta nell’ombra. Noi, alla luce del sole, ogni giorno facciamo di tutto perché non accada”.

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