Mai come quest’anno è importante l’impegno di tutti per garantireil rispetto del diritto d’asilo.
Il 20 giugno si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Rifugiato, l’appuntamento voluto dall’Assemblea generale dell’Onu, il cui obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione di milioni di rifugiati e richiedenti asilo. Nello stesso giorno del 1951 l’Assemblea approvò la Convenzione di Ginevra.
Negli ultimi anni il diritto d’asilo è diventato oggetto di campagne diffamatorie e strumentali, col fine di legittimare la non applicazione della legislazione internazionale e di quanto stabilito dalla nostra costituzione. Governi dell’UE hanno affermato il loro diritto a bloccare i flussi di richiedenti asilo, negando così un principio cardine della Convenzione di Ginevra, cioè il diritto di ogni persona a chiedere Protezione Internazionale. Allo stesso tempo l’UE ha firmato un accordo con la Turchia di Erdogan per bloccare il flusso di richiedenti asilo dal medio oriente.
Le risorse per l’accoglienza dei profughi destinate all’UNHCR (Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati) sono sempre di meno a fronte di quasi 70 milioni di persone nel mondo che fuggono in cerca di protezione: il numero più alto dall’approvazione della Convenzione di Ginevra.
Il diritto d’asilo è dunque sotto attacco in nome della compatibilità economica e politica, in Europa come nel resto del mondo. In Italia è di recente approvazione il decreto Orlando-Minniti che non solo esclude la possibilità di appello per chi si vede rifiutata la richiesta, ma addirittura la parte dibattimentale nel primo grado. Si crea quindi un diritto “etnico”, senza le garanzie previste per gli altri cittadini.
Questo 20 giugno, più che in passato, è fondamentale stare dalla parte dei rifugiati #WithRefugees.
Il 20 giugno si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Rifugiato, l’appuntamento voluto dall’Assemblea generale dell’Onu, il cui obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione di milioni di rifugiati e richiedenti asilo. Nello stesso giorno del 1951 l’Assemblea approvò la Convenzione di Ginevra.
Negli ultimi anni il diritto d’asilo è diventato oggetto di campagne diffamatorie e strumentali, col fine di legittimare la non applicazione della legislazione internazionale e di quanto stabilito dalla nostra costituzione. Governi dell’UE hanno affermato il loro diritto a bloccare i flussi di richiedenti asilo, negando così un principio cardine della Convenzione di Ginevra, cioè il diritto di ogni persona a chiedere Protezione Internazionale. Allo stesso tempo l’UE ha firmato un accordo con la Turchia di Erdogan per bloccare il flusso di richiedenti asilo dal medio oriente.
Le risorse per l’accoglienza dei profughi destinate all’UNHCR (Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati) sono sempre di meno a fronte di quasi 70 milioni di persone nel mondo che fuggono in cerca di protezione: il numero più alto dall’approvazione della Convenzione di Ginevra.
Il diritto d’asilo è dunque sotto attacco in nome della compatibilità economica e politica, in Europa come nel resto del mondo. In Italia è di recente approvazione il decreto Orlando-Minniti che non solo esclude la possibilità di appello per chi si vede rifiutata la richiesta, ma addirittura la parte dibattimentale nel primo grado. Si crea quindi un diritto “etnico”, senza le garanzie previste per gli altri cittadini.
Questo 20 giugno, più che in passato, è fondamentale stare dalla parte dei rifugiati #WithRefugees.
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