Dichiarazione di Arci e Anpi nazionali
Domenica 11 giugno si terranno in molti Comuni le elezioni amministrative. In questa tornata andranno al voto anche quattro capoluoghi di Regione (Catanzaro, Genova, L'Aquila e Palermo) e ventuno capoluoghi di Provincia. In questi anni abbiamo assistito nei Comuni alla presentazione di liste che si richiamano esplicitamente al fascismo, nonostante questo sia vietato dai regolamenti e dalle leggi vigenti. Caso tipico ed eclatante è la lista Fascismo e libertà che anche in questo appuntamento elettorale ha presentato logo e candidati.
E’ chiaro che tramite le elezioni i movimenti nazifascisti tentano di trovare una legittimazione istituzionale. Ricordiamo che in molte città sono crescenti i casi di aggressioni personali, a sfondo razziale e politico, commesse dai militanti dei suddetti movimenti.
Anpi e Arci, in occasione della Giornata dell'antifascismo del 27 maggio, colgono l'occasione per richiamare con forza le istituzioni al proprio dovere di controllo di legalità anche sulle liste elettorali, che devono essere conformi al complessivo disegno democratico e antifascista che si ricava dalla Costituzione. E’ quest’ultima che impone di fare tutto il possibile per mantenere libero il dibattito politico e per arginare i tentativi di riproporre ideologie e sistemi di potere dittatoriali e criminali del passato di cui il fascismo è un classico esempio.
Domenica 11 giugno si terranno in molti Comuni le elezioni amministrative. In questa tornata andranno al voto anche quattro capoluoghi di Regione (Catanzaro, Genova, L'Aquila e Palermo) e ventuno capoluoghi di Provincia. In questi anni abbiamo assistito nei Comuni alla presentazione di liste che si richiamano esplicitamente al fascismo, nonostante questo sia vietato dai regolamenti e dalle leggi vigenti. Caso tipico ed eclatante è la lista Fascismo e libertà che anche in questo appuntamento elettorale ha presentato logo e candidati.
E’ chiaro che tramite le elezioni i movimenti nazifascisti tentano di trovare una legittimazione istituzionale. Ricordiamo che in molte città sono crescenti i casi di aggressioni personali, a sfondo razziale e politico, commesse dai militanti dei suddetti movimenti.
Anpi e Arci, in occasione della Giornata dell'antifascismo del 27 maggio, colgono l'occasione per richiamare con forza le istituzioni al proprio dovere di controllo di legalità anche sulle liste elettorali, che devono essere conformi al complessivo disegno democratico e antifascista che si ricava dalla Costituzione. E’ quest’ultima che impone di fare tutto il possibile per mantenere libero il dibattito politico e per arginare i tentativi di riproporre ideologie e sistemi di potere dittatoriali e criminali del passato di cui il fascismo è un classico esempio.
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