Comunicato della presidenza nazionale.
Con il Pride Toscano di Arezzo, il 27 maggio, si è aperto il calendario dei Pride, l'onda arcobaleno che attraverserà l'Italia nelle prossime settimane.
Un evento importante, che tiene insieme la rivendicazione di pari diritti con il tema dell'orgoglio, della visibilità, della libertà di essere se stessi e di esprimere la propria sessualità senza essere oggetto di discriminazioni. Un appuntamento nel segno della tenacia, della determinazione ad ottenere finalmente pari dignità. Quest’anno un pensiero particolare sarà rivolto anche alle persecuzioni omofobe che continuano in Cecenia.
L'Arci ci sarà, ancora una volta a fianco del Movimento LGBTQI, pronti a percorre ancora molta strada insieme e a costruire battaglie comuni.
A quasi un anno dall’approvazione della legge sulle Unioni Civili vogliamo ricordare alla politica che c'è ancora tanto da fare: moltissime famiglie arcobaleno attendono una legge che tuteli il diritto alla cura e all'unità familiare. E l’episodio di aggressione omofoba della scorsa settimana ad un giovane, “colpevole” di aver baciato il proprio ragazzo in pubblico, ci ricorda che ancora manca una legge contro l'omotransfobia.
C'è ancora un grande lavoro culturale da fare e l'Arci, con i suoi Circoli e Case del Popolo non si tirerà indietro, provando ad educare alla diversità nei propri spazi e con il proprio agire.
L’Arci invita tutte e tutti a partecipare ai Pride che coloreranno le piazze italiane, non facendo mancare al movimento Lgbtqi il sostegno e la vicinanza di un'associazione che dei diritti ha sempre fatto la sua bandiera.
Un evento importante, che tiene insieme la rivendicazione di pari diritti con il tema dell'orgoglio, della visibilità, della libertà di essere se stessi e di esprimere la propria sessualità senza essere oggetto di discriminazioni. Un appuntamento nel segno della tenacia, della determinazione ad ottenere finalmente pari dignità. Quest’anno un pensiero particolare sarà rivolto anche alle persecuzioni omofobe che continuano in Cecenia.
L'Arci ci sarà, ancora una volta a fianco del Movimento LGBTQI, pronti a percorre ancora molta strada insieme e a costruire battaglie comuni.
A quasi un anno dall’approvazione della legge sulle Unioni Civili vogliamo ricordare alla politica che c'è ancora tanto da fare: moltissime famiglie arcobaleno attendono una legge che tuteli il diritto alla cura e all'unità familiare. E l’episodio di aggressione omofoba della scorsa settimana ad un giovane, “colpevole” di aver baciato il proprio ragazzo in pubblico, ci ricorda che ancora manca una legge contro l'omotransfobia.
C'è ancora un grande lavoro culturale da fare e l'Arci, con i suoi Circoli e Case del Popolo non si tirerà indietro, provando ad educare alla diversità nei propri spazi e con il proprio agire.
L’Arci invita tutte e tutti a partecipare ai Pride che coloreranno le piazze italiane, non facendo mancare al movimento Lgbtqi il sostegno e la vicinanza di un'associazione che dei diritti ha sempre fatto la sua bandiera.
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