Almeno 500 le firme di cittadini e lettori raccolte con una petizione pubblica per chiedere riapertura della biblioteca Lagorio. 576 ad oggi le firme di studenti per riavere gli spazi di lettura e studio con una petizione online, appelli, articoli e comunicati di intellettuali e associazioni, i flashmob del sabato mattina dal 6 maggio con "l'occupazione gentile" delle panchine presso l'Ufficio Informazioni turistiche del Comune che ospita dal 2 maggio lo sportello 'sfrattato' del prestito bibliotecario: tutte le iniziative testimoniano la seria preoccupazione e lo sconforto generale per la chiusura improvvisa, dal 6 aprile scorso, della Biblioteca Comunale.
Una storia che avrebbe dell'incredibile se il contesto non fosse quello italiano, il Paese straricco di storia, beni culturali e artistici, che invece di valorizzare un patrimonio unico mortifica sotto ogni aspetto, politico, sociale, istituzionale le istanze di crescita culturale e artistica e la ricerca storica: la Biblioteca Civica Leonardo Lagorio, ricollocata solo otto anni fa nei locali del vecchio Palazzo di Giustizia, all'uopo ristrutturati, era stata inaugurata senza assicurare tutte le prescritte certificazioni per la messa in sicurezza...
Quanto le politiche culturali siano state a cuore delle amministrazioni comunali della nostra città è dimostrato dalle posizioni arretrate nelle classifiche nazionali sulla qualità della vita dei capoluoghi di provincia o dalle statistiche impietose sulle percentuali della spesa per cultura degli enti locali della Provincia con Imperia fanalino di coda, ma più concretamente oggi dalla contemporanea chiusura, oltre che del Teatro Comunale e del Centro Culturale Polivalente, anche della Biblioteca Civica; débacle annunciata e consumata lentamente negli anni perché gli amministratori imperiesi non hanno mai creduto seriamente, e realizzato di conseguenza, politiche culturali organiche e articolate che, oltre a difendere l'esistente, promuovessero il coordinamento tra enti e strutture, con la Biblioteca come motore, centro pubblico di incontro determinante per il rapporto privilegiato e diretto con i cittadini, i lettori, gli utenti, gli artisti, con le scuole e l'Università, con i cinema e i teatri, con le associazioni, trasversalmente tra le generazioni e come polo qualificante per l'istruzione e la crescita culturale dei giovani.
Negli incontri del sabato mattina in piazza Dante, attraverso il dialogo costruttivo con i cittadini e con i rappresentanti delle associazioni già intervenute pubblicamente e fattivamente, è maturata l'esigenza di presentare una petizione 'aggiornata' ed organica che chieda al Sindaco di questa città impegni precisi e puntuali per la riapertura urgente della Biblioteca: ogni giorno perduto è una ferita in più, un ulteriore danno ad una comunità già sofferente per la chiusura di spazi democratici pubblici, accessibili a tutti.
Per questo saremo presenti con la nostra petizione alla Fiera del Libro che si terrà a Porto Maurizio nei giorni venerdì 2, sabato 3 ( con un flashmob alle 10 presso l'Isola Mediterranea in piazza F.lli Serra) e domenica 4 giugno con la raccolta firme per la riapertura della Biblioteca.
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