"Diventa sempre più difficile fare finta di niente. Anche il voto austriaco conferma (se mai ce ne fosse stato bisogno) il progressivo arroccamento dei singoli stati membri verso politiche repressive nei confronti dei migranti in fuga e a nulla sembrano servire le giuste, occorre dirlo, parole del Presidente del Consiglio e della Presidente della Camera in proposito. Parole di buon senso che sbattono (e rimbalzano clamorosamente) contro l’ennesimo muro di filo spinato costruito proprio di fronte a casa nostra con la netta sensazione che questo debba essere il primo atto simbolico del nuovo governo ‘anti immigrati’ austriaco uscito dalle urne lo scorso weekend. Muri che non aiutano, muri che anzi aggravano l’isolamento culturale della oramai sempre più vecchia ed impaurita Europa. Un’Europa smarrita e sempre più debole. Un’Europa sempre meno progressista, sempre meno aperta al futuro, arroccata sul proprio presente. Dell’Europa che abbiamo provato a costruire pare non esserci più traccia. Buon senso e valori fondanti comuni, costruiti sulle macerie di una guerra devastante, con un cammino lungo mezzo secolo, si stanno sfaldando come neve al sole. Ha ragione il senatore Manconi quando afferma che «l’immigrazione è la vera e centrale questione politica mondiale..." CONTINUA A LEGGERE.
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