Dal sito Arci.it
" L'Arci che resiste la trovi in tutta Italia. Questa volta la distanza ci può unire.
Tutti noi, come cittadini italiani, stiamo vivendo una situazione mai accaduta prima.
Il numero delle vittime da Coronavirus, insieme al numero dei contagiati che è ancora in aumento, ha spinto il Governo ad emanare normative e provvedimenti che limitano la mobilità dei cittadini, e, insieme a quella, la possibilità di vedersi, stare insieme. In nome della responsabilità e del civismo, necessari in questa fase nella battaglia collettiva che il nostro paese sta conducendo, abbiamo scelto di sospendere le attività delle nostre basi associative.
La socialità, l’animazione dei territori, la missione principale della nostra associazione in questi giorni è quindi fortemente limitata.
Ma questo non può voler dire che ci vogliamo arrendere, e abdicare al nostro ruolo, quello di un’associazione culturale che crede nei valori della solidarietà e della diffusione della cultura come fondamentali e necessari per la crescita di ognuno di noi e per il futuro del nostro Paese: stiamo solo aspettando che questa sorta di incubo possa finire e che ci possiamo nuovamente riunire in un abbraccio collettivo di tutti i nostri circoli e di tutta la nostra associazione.
Crediamo che, in questi giorni di forzata sospensione, la nostra associazione (e in molti territori lo sta facendo con coraggio e determinazione) possa mettere in campo una sorta di “resistenza” alla passività e alla rassegnazione, attraverso azioni concrete di solidarietà e vicinanza nei confronti dei cittadini, e attraverso l’azione costante di diffusione di cultura, di emozioni e di curiosità. Vogliamo combattere la solitudine, oggi più che mai, e il possibile isolamento in cui le persone si sono venute improvvisamente a trovare.
È per questo che vi proponiamo di aderire, e di proporre alle basi associative, una campagna nazionale dal titolo Resistenza virale – #iorestoacasa".
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