giovedì 14 marzo 2019

Contro il congresso famiglie di Verona

Da Arci Nazionale

PRIMA VITTORIA PER GLI OLTRE 55 MILA FIRMATARI-CONTRO IL CONGRESSO FAMIGLIE DI VERONA

“Che il Governo abbia deciso di togliere il patrocinio al Congresso mondiale delle famiglie è una grande vittoria per le oltre 55 mila persone che hanno già firmato la nostra petizione. Però andiamo avanti e chiediamo che nessuna istituzione sostenga un convegno che alimenta odio e discriminazione”. Lo dichiara Francesca Chiavacci, presidente dell’Arci nazionale che insieme ad altre associazioni tra le quali Arcigay, Agedo, Certi diritti, Mario Mieli, Famiglie arcobaleno e insieme all’organizzazione mondiale per l’uguaglianza ‘All out’, hanno promosso una petizione (https://go.allout.org/it/a/wcf-verona/) che chiede a tutte le Istituzioni di ritirare il sostegno al Congresso internazionale delle Famiglie previsto a Verona dal 29 al 31 marzo.

“Qual è - prosegue - l’interesse pubblico che motiva il sostegno di Ministeri, del Comune e della Regione Veneto al Congresso delle famiglie a Verona? Un incontro che riunisce antiabortisti, omofobi e altri che vorrebbero relegare le donne in ruoli sociali superati da decenni, inoltre è stato invitato anche chi teorizza la cura per i gay. È un evento - sottolinea - che non deve essere promosso da Istituzioni che sono rappresentative di tutti.

Insieme a tante altre organizzazioni - continua - stiamo organizzando la presenza a Verona per contrastare le teorie violente e discriminatorie promosse dai relatori invitati.

In Italia - conclude - c’è chi vorrebbe far perdere terreno alla battaglia per i diritti civili; lo abbiamo visto sul ddl Pillon e con diverse uscite del Ministro Fontana, ma sulla conquista dei diritti non si può andare indietro”.

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