giovedì 11 ottobre 2018

Mediterranea, una nave italiana nel Mediterraneo centrale per un’azione di monitoraggio e denuncia

La nave è il centro di un progetto promosso da una rete di associazioni, ONG e realtà politiche e sociali
La nave italiana Mediterranea è partita per raggiungere le acque internazionali che separano le coste italiane da quelle libiche e svolgere attività di monitoraggio, testimonianza e denuncia della drammatica situazione che quotidianamente vede donne, uomini e bambini rischiare la propria vita, attraversando il Mediterraneo centrale, nell’assenza di soccorsi, nel silenzio e nella complice indifferenza dei governi italiano ed europei. 


Mediterranea è una nave di 37 metri attrezzata per soccorrere, se necessario, chiunque rischi di morire in mare. L’equipaggio è composto di 11 persone e comprende anche un team di soccorso. Sulle navi della missione sono present, quali testimoni, il deputato di Sinistra Italiana Erasmo Palazzotto e la scrittrice Elena Stancanelli.
Questa prima missione vede impegnata al fianco di Mediterranea un’imbarcazione di appoggio con a bordo rappresentanti della rete di associazioni, ONG e realtà sociali e politiche che hanno dato vita a questa iniziativa. Alla missione si affiancherà anche Astral, una delle navi di Proactiva Open Arms, salpata alcuni giorni fa dalla Spagna.

La nave è il ponte su cui si sviluppa un progetto aperto e coinvolgente. Mediterranea è, infatti, la piattaforma di realtà della società civile impegnate oggi nel Mediterraneo centrale ed è una rete territoriale di supporto aperta alla partecipazione di quanti vogliano attivarsi concretamente. E’ un’azione non governativa, di disobbedienza morale e obbedienza civile, di organizzazioni di natura differente a partire dal nucleo promotore di cui fanno parte singole persone e associazioni come l’Arci e Ya Basta Bologna, ONG come Sea-Watch, il magazine online I Diavoli, imprese sociali quali Moltivolti di Palermo... CONTINUA A LEGGERE CLICCANDO QUI.

Mediterranea è un progetto possibile anche grazie a Banca Etica, che ha concesso il prestito per poter avviare la missione. Banca Etica supporta inoltre le attività di crowdfunding e ha svolto attività di tutoraggio per gli aspetti economici dell’intera operazione. L’attività di fundraising è parte integrante dell’iniziativa e rappresenta fin da ora una fondamentale voce di finanziamento, con un programma di crowdfunding coordinato sul sito www.mediterranearescue.org

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